Promemoria per gli Onorevoli Deputati

perlaPROMEMORIA PER GLI ONOREVOLI DEPUTATI (allegato alla lettera del 23.05.11)L’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari che conta oltre 160.000 iscritti) è fortemente preoccupata per il contenuto del DDL in Commissione Giustizia che “RISCHIA” di essere approvato magari con pochi aggiustamenti mentre è ALMENO profondamente da correggere, testo frutto di un “collage” con vari DDL precedenti, è gravemente lesivo per l’economia complessiva oltre che per i piccoli proprietari che sono poi prevalentemente i condomini degli edifici

alcune “perle”:

COSTI

1. Per i lavori condominiali l’amministratore deve fornire fideiussione sull’entità del bilancio e sulle previsioni di spesa sugli appalti…Un “tetto” una “facciata” costa circa € 300.000,00 e un bilancio di circa € 30.000,00 annuo, quindi al 2% che è il costo standard di una fideiussione l’amministratore (compenso medio € 2000,00 annuo) deve pagare (ma chi ce l’ha un tale affidamento di questi tempi? Per 10 condomini amministrati occorre essere affidati per miliardi… nessuno avrà tale possibilità, come più oltre per altri aspetti andiamo ad evidenziare..) rispettivamente € 6000,00 e € 600,00 che ovviamente “ricaricherà” sul condominio2. Per i medesimi lavori di cui sopra non essendovi nel nuovo testo la solidarietà condominiale per il residuo credito eventuale dei fornitori posto che essi dovranno agire solo personalmente contro i “morosi”, i fornitori incrementeranno i costi per coprire i rischi di complesse e pressoché impossibili recuperi3. La complessità della contabilità proposta e soprattutto l’impossibilità a conseguire garanzie di cui al punto “1” per piccoli e/o giovani professionisti, la combinazione con la definitiva giurisprudenza che legittima le aziende a essere “amministratore condominiale”, solo grandi strutture saranno in grado di svolgere l’attività amministrativa condominiale: nuovi alti costi e monopoli! (i fabbricati in condominio desumendo dai C. Fiscali sono in Italia 840.000 un bel “business”)4. Il tutto mentre le nuove certificazioni energetiche per gli appartamenti, gli adeguamenti agli ascensori, l’abbattimento delle barriere architettoniche, le disposizioni sulla sicurezza ecc. ecc. hanno fatto “esplodere” i costi condominiali

ASPETTI SOCIALI CON ULTERIORI ONERI

5. Dopo un brevissimo termine e prescindendo dalla somma in “mora” l’amministratore (altrimenti è responsabile personalmente) deve attivarsi con Decreto Ingiuntivo! Il costo di tale procedura è di € 1000,00 circa oltre le spese di documentazione amministrativa, quindi il “povero” (IN OGNI SENSO) condòmino che ha qualche difficoltà, mentre le rate di mutuo e le scadenze e gli oneri fiscali stanno slittando e ratizzandosi data l’economia tragica (cinquanta miliardi in tre mesi di prestiti non restituiti) mentre ogni giorno 20.000 aziende chiudono per CREDIT CRUNCH (MA QUANTO ASPETTIAMO A SOSPENDERE BASILEA 2 ?)con personale (i condòmini) senza lavoro, per una rata di condominio si fa un recupero forzoso che porta alla vendita della casa: pazzesco! Si noti che le famiglie di condòmini sono in Italia 15 milioni e normalmente la piccola morosità è del 10% quindi 1.500.000 cause con un costo disperso (se ne avvantaggiano gli studi legali?) di un miliardo e cinquecentomila Euro!6. Le liti davanti alla A. Giudiziaria! Si è detto che la normativa attiene l’esigenza di deflazionare le liti condominiali, ma il DDL non riguarda tali questioni, esse sono solo il 2,4% di natura di merito (e il 19% per decreti ingiuntivi) del totale del contenzioso civile generale di Tribunale e Giudice di Pace. Nel merito con frequenza da 1 a 10: rumorosità 5,7, utilizzo delle parti comuni 6,3, interventi sull’edificio 4,4, animali 4,4, spese 3,2, suddivisione delle medesime 2,0, nuovi impianti 2 (Sole 24 Ore del del 14 Settembre) Quindi la nuova normativa non deflazionerà le liti anzi aumenteranno i D. Ingiuntivi (vedasi punto 4) mentre aumenteranno i contenziosi fra inquilino e proprietario posto che entrambi hanno titolo, nel DDL, per gestire la cosa comune (Assemblee ancora più agitate SIC!) Quindi un pericoloso incremento della litigiosità che peraltro anche solo per i Decreti Ingiuntivi intaserà i Tribunali.7. Già nel punto “3” si evidenziavano le espulsioni all’attività per i giovani professionisti tipicamente rivolti a tale attività condominiale per i primi periodi (il settore professionale in genere è a rischio drammatico “i tagli negli studi sono di 300.000 unità mentre i PICCOLI faticano a reggere – da Corriere Economia del 21 settembre) e peraltro si avvantaggerebbe una certa “sottoqualità” dei sopravvissuti amministratori “d’avventura” posto che basterà la mera iscrizione alla Camera di Commercio per svolgere tale attività senza nessun controllo di qualità (ma peraltro chi è già iscritto in albi e elenchi professionali si dovrà cancellare?!!!) con danni potenziali alla proprietà per servizi inadeguati.Onorevole,non crediamo che il DDL possa essere recuperato alle esigenze illustrate, non ha l’anima per conseguire ciò: occorre assolutamente quindi che il DDL non sia approvato in questa lesiva forma e si possa in aula articolare con il Suo contributo e delle organizzazioni dei consumatori, delle categorie, dei sindacati un testo che si avvicini alle reali esigenze dei cittadini e dell’economia generale del Paese.

UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI